La villa “Brizzolara” (edificio che compare nella mappa del 1721), abbandonata da alcuni decenni, versava in uno stato di degrado generale aggravato dalla presenza di lesioni strutturali in prossimità dei corpi aggiunti successivamente: in particolare il locale residuo dell’opificio, risultava distaccato dalla struttura principale.
Nella redazione del progetto si è deciso di non alterare i locali del corpo originario meglio conservati e di migliore fattura, recuperando locali più pregiati al piano terra utilizzati come spazi di rappresentanza, e di sostituire i locali strutturalmente inadeguati, ampliando il corpo e rifacendolo con materiali tradizionali.
Nella parte sostituita, la regolarizzazione delle solette del piano primo e il leggero sopralzo consentono di recuperare il sottotetto.
La facciata sulla pubblica via viene recuperata nella sua forma originale.